Il dolore muscoloscheletrico è una nota conseguenza di sforzi ripetitivi, overuse, e disordini muscoloscheletrici correlati al lavoro. Questi danni producono una varietà di disordini dolorosi a livello di ossa, articolazioni, muscoli o strutture circostanti. Il dolore può essere acuto o cronico, locale o diffuso.
Le cause del sintomo possono essere: infiammazione, fibrosi, degradazione tissutale, neurotrasmettitori, fattori neurosensitivi/neuroimmuni.
I sintomi clinici includono: dolore locale o diffuso e persistente, dolorabilità, irritazione nervosa periferica, debolezza, limitazione del movimento e rigidità.
I sintomi vengono esacerbati dallo stress personale o correlato con l’attività lavorativa, per esempio uno scarso controllo sul proprio lavoro, relazioni interpersonali difficili, e l’essere eccessivamente sotto pressione. I danzatori sono più inclini a lesioni rispetto ai soggetti che non fanno danza, a causa della loro abnorme flessibilità articolare delle anche.
Il ballerino, nel corso della sua carriera, può andare incontro a due tipi di infortuni:
Il primo genere è legato all’accrescimento. I traumi dei ballerini, in giovanissima età, possono essere dovuti al sovraccarico sulle cartilagini di accrescimento, che servono ad allungare le ossa. Una loro lesione comporta disturbi di entità facilmente immaginabile. L’osteocondrosi che ne può conseguire è una turba della vascolarizzazione, nella zona di passaggio tra la cartilagine e l’osso, dovuta al trauma. I ballerini possono andare incontro a patologie legate all’eccessivo carico di lavoro, rispetto al carico che può sopportare l’apparato locomotore: tendiniti, apofisiti, borsiti e simili, per non parlare di condizioni cliniche prettamente connesse allo sviluppo, come le scoliosi.
Il secondo tipo di infortunio è invece legato al trauma stesso: distorsioni di caviglia o ginocchio, lesioni muscolo-tendinee o legamentose, fratture e fratture da stress.
Spesso i traumi sono secondari a tecnica errata, a non predisposizione fisica e, talora, anche psicologica.
Le cause delle lesioni da tecnica sbagliata possono essere:
Cause anatomiche: i limiti fisici contribuiscono a impedire il raggiungimento della perfezione tecnica; la causa anatomica più frequente è la limitazione dell’extrarotazione delle anche.
Mancanza di nozioni tecniche: il periodo in cui si ha maggiore possibilità di lesioni è quello scolastico.
Cattivo insegnamento
Mancata applicazione della tecnica corretta
Le cause ambientali che possono predisporre agli infortuni possono essere:
Temperatura: tra le cause di lesioni muscolari quella più comune è un riscaldamento insufficiente. La temperatura dell’ambiente, invece, deve essere tale da non far sentire freddo durante l’intera attività del ballerino e non dovrebbe scendere sotto i 20°. Le temperature troppo elevate comportano possibili complicazioni, in particolare l’eccessiva sudorazione che provoca perdita di acqua ed elettroliti. Se questa perdita non è reintegrata adeguatamente, può provocare crampi muscolari e spasmi.
Pavimento: la mancanza di elasticità del pavimento può provocare molte lesioni, in particolare problemi ai piedi, lesioni del rachide lombare, dei muscoli (associate con salto e ritorno a terra) e delle ossa (soprattutto tibia e metatarsi). Un altro problema dei pavimenti è la pendenza che facilita gli infortuni, ritarda il recupero dalle lesioni più lievi e soprattutto provoca una situazione di peso all’indietro, con tutti i problemi che comporta. Un'altra difficoltà riguarda l’uso eccessivo di pece a causa di una superficie scivolosa; ad esempio se si sta eseguendo una pirouette, la torsione trasmessa dal piede fisso al corpo in movimento può produrre una grave lesione di caviglia o ginocchio.
Come complicazioni generali delle lesioni si possono avere:
Effetti generali: - Diminuzione della capacità cardiorespiratoria: in conseguenza della diminuzione forzata dell’attività fisica che segue all’insorgenza di una lesione; in altre parole quando il danzatore riprende l’attività, rimane più rapidamente senza respiro e aumentano le pulsazioni, soprattutto perché il volume della gittata cardiaca è diminuito. - Degenerazione muscolare generalizzata: si verifica a causa dell’inattività; la massa muscolare diminuisce gradualmente, come anche il tono e la forza contrattile; se l’inattività si prolunga, i muscoli tendono ad accorciarsi diminuendo lievemente l’ampiezza dei movimenti. - Aumento del peso corporeo: anche quando le necessità caloriche diminuiscono notevolmente in conseguenza della minore attività, l’assunzione calorica resta la stessa. - Effetti psicologici: se la lesione è tale da rendere necessaria una sospensione dell’attività, non è infrequente che ne derivi un senso di depressione.
Effetti locali: - Edema persistente - Effetti vascolari locali: possono contribuire a creare un edema persistente. - Degenerazione muscolare locale: le cause sono le stesse della degenerazione muscolare generale; si verifica rapidamente e può essere percettibile già entro i primi 2-3 giorni dal trauma. - Rigidità articolare: in conseguenza dell’inattività tutto il corpo tende ad irrigidirsi; si verifica nelle parti molli intorno all’articolazione (capsula e legamenti), nelle parti molli tra le varie strutture e all’interno dei muscoli stessi, che possono essere un po’ accorciati.
Fonti:
International Association for the Study of Pain. Anno Mondiale Contro il Dolore Muscoloscheletrico. Ottobre 2009 – Ottobre 2010. www.iasp-pain.org/files/Content/ContentFolders/GlobalYearAgainstPain2/MusculoskeletalPainFactSheets/MusculoskeletalPain_Italian.pdf
Pierozzi J. La salute del ballerino. In: La danza come performance atletica: differenze antropometriche, coordinative e condizionali fra medio ed alto livello. 2008/2009; Università degli Studi di Firenze. – www.nonsolofitness.it/sport/danza/salute-del-ballerino.html
Medicina della danza. Convegno di Medicina della Danza; Roma, 3 dicembre 2005 – www.balletto.net/magazine/danza-e-medicina/danza-e-medicina/medicina-della-danza
Howse J, Hancock S. Cause delle lesioni da danza. In: Medicina della danza. Gremese Editore; 1991. 74-76.
Howse J, Hancock S. Complicazioni generali delle lesioni. In: Medicina della danza. Gremese Editore; 1991. 76-78.
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